Secondo il Wall Street Journal Apple vende meno iPhone 5 del previsto

Se volete assistere ad un “lunedì nero” borsistico in prima persona prendete i popcorn e una bibita e aprite il vostro browser sulle quotazioni AAPL all’apertura del Nasdaq. Ci sono buone possibilità (ma non la certezza) di assistere ad una specie di incidente ferroviario al rallentatore. La causa sarebbe in quel caso una bomba sganciata stamane dalla redazione asiatica del Wall Street Journal: secondo l’attendibile testata finanziaria Apple avrebbe venduto meno iPhone 5 del previsto.

I giornalisti del Journal non hanno avuto accesso preliminare ai numeri che Apple diffonderà pubblicamente il prossimo 23 gennaio ma basano piuttosto le proprie affermazioni su quanto sostenuto da alcune fonti asiatiche vicine alla catena di produzione, secondo le quali Apple avrebbe tagliato sensibilmente gli ordini di nuovi schermi per l’iPhone di ultima generazione.
Stando a quanto sostiene almeno una delle fonti, Apple avrebbe tagliato ordini anche per altre tipologie di componenti sempre riconducibili al nuovo iPhone.

Sono affermazioni forti e c’è da sperare che i giornalisti del Wall Street Journal abbiano fatto i loro bravi controlli prima di pubblicare una storia che sta già avendo effetti nefasti nel pre-market, con AAPL a picco di più di 2,5 punti percentuali nel momento in cui sto scrivendo.

Una possibile spiegazione per il taglio degli ordini di componenti potrebbe cercarsi nell’imminenza del lancio di un iPhone 5S, come ipotizzavamo (con pro e contro del caso) nell’articolo di stamani sulla possibilità di una nuova strategia di aggiornamenti semestrali per iPhone e iPad.
Tuttavia l’iPhone 5 è un prodotto fin troppo nuovo per poter giustificare una simile revisione dei piani di produzione (sempre che la notizia corrisponda a verità).

Difficile, in ogni caso, sposare questo report con il perdurare dei problemi di approvvigionamento e soddisfacimento della domanda per iPhone 5 (che ora il WSJ indica come in forte calo) risolti da Apple solo pochi giorni prima di Natale.

19 commenti su “Secondo il Wall Street Journal Apple vende meno iPhone 5 del previsto”

  1. Tutte le belle favole prima o poi ….finiscono !!!
    Mi sono comprato il Galaxy Note 2 ………Spettacolare !! ………
    si usa con 2 mani (che poi non è proprio vero) ? …. e chi se ne frega !!!…………
    non è d’alluminio saldato con saliva di cavalletta del Serengheti ?…. e chi se ne frega !!!
    Ci sono solo 300.000 App e non 800.000 ……………e chi se ne frega !!! ci sono le 20 che mi servono !!!
    Il “bollino blu” è meno fashion della mela ………e chi se ne frega !!!…
    Come ho già detto in altri commenti, tra qualche mese il “bollino blu” esce con tablet 7 e 10″ a risoluzione ed HW da brivido…e per la mela ..sono c@zzi !!!

    Rispondi
    • tieni presente che il galaxy note 2 non esisterebbe nemmeno se non fosse per apple, e cmq dove sta scritto che si devono comprare per forza prodotti della mela? di alternative ce ne sono. Accontentati però di standard diversi (come di un telefono portato in assistenza che viene restituito dopo un mese, un mese!) @ercinico:

    • @applepie:

      Hai ragione sull’innovazione e sulla qualità instrinseca dei prodotti Apple. Non secondo me sull’affidabilità generale (intesa come standard d’affidabilità elettronica).
      I processi produttivi dei device elettronici consumer sono ormai, in linea di massima, parecchio standarizzati. Con tutti i pregi ed i difetti del caso.
      Sull’assistenza migliore/peggiore …..bah che vuoi che ti dica…. tout le monde c’est pays

    • @ercinico: Hai detto bene, chi se ne frega.
      E intendo chi se ne frega di cosa usi tu.

  2. Apple ha sempre pensato a se, fregandosene degli altri e, così facendo, ha segnato gli standard definendo epoche intere. Da un po’ di tempo a questa parte, però, sembra che il profitto sia diventata l’unica cosa fondamentale, sfortunatamente a discapito della qualità che in passato ha rappresentato sempre la priorità assoluta. Combattendo questa guerra senza fine, non fa altro che adeguarsi al peggio. Fino a non troppo tempo fa l’unica battaglia era rendere i clienti i più soddisfatti sul mercato. Lo vedo con i miei Mac: un PowerBook che in 8 anni non ha mai perso un colpo e non ha mai visto l’assistenza; un iMac che dal 2007 non ha mai conosciuto un problema; un MacBook Pro che dal 2009 al 2012 è stato 2 volte in assistenza; un MacBook Pro con Retina Display che in 4 mesi è andato e tornato 3 volte!
    La parabola discendente non è solo dei titoli…

    Rispondi
  3. L’iPhone 5 seppure sia indiscutibilmente un bellissimo smarthphone, è stato principalmente che una grandissima operazione di marketing… e la massa c’è cascata in pieno. Questo telefono di rivoluzionario non ha NIENTE: è un iphone 4 perfezionato.

    Purtroppo per apple (e vorrei sottolineare che amo i prodotti apple ma serve anche la critica ogni tanto) la gente non è tutta scema e non tutti ci facciamo infinocchiare dal marketing. E come ha già detto qualcun’altro pare anche a me che da un po’ di tempo la apple non pensi ad altro che al profitto con conseguente perdita di qualità dei propri prodotti…

    Rispondi
  4. In before “Quando c’era Steve si innovava” e “Ahahah adesso Android vi fa il mazzo”.

    No, tardi. Comunque, avendo qualche azione Apple, la coca e i popcorn mi sono andati tutti di traverso.

    Rispondi
    • A parte i pareri personali se l’iPhone 5 è un miglioramento del 4 e non è innovativo cosa è il galaxy s3 rispetto all’s2 ??????

  5. Finalmente si comincia a intravedere la fine dell’era Apple dedicata esclusivamente al marketing iniziata con l’iPhone 4 … con un po’ di fortuna dopo 2/3 anni di “caduta” Apple ricomincerà a fare prodotti veramente innovativi e di qualità e per la clientela “PRO” e non procosumer … Non vedo l’ora che Apple ritorni quella di una volta i cui prodotti costavo sì di più ma ti davano altrettanta qualità …. ora vedo prodotti poco curati (non mi riferisco al design) e lanciati sul mercato solo per contrastare la concorrenza e sfruttare l’onda fin che si può, senza creare vera innovazione.

    Rispondi
  6. Potrebbe non essere cosi semplice il ragionamento. Infatti il calo degli ordini potrebbe non dipendere dalla minor domanda ma dal risultato diretto del miglioramento del processo di produzione

    Rispondi

Lascia un commento